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Sono strani oggetti quelli che leggerete in questo sito. Tecnicamente sono recensioni di libri, ma mi rendo conto che è difficile assimilarli alle recensioni che normalmente si trovano in rete. Innanzitutto per la lunghezza: in questo sito l’articolo occupa sempre più di una schermata, bisogna scrollare in basso diverse volte per arrivare in fondo. Non è un capriccio, ma deriva dalla scelta di parlare diffusamente del testo e assieme a quello condividere tutti i collegamenti con la vita attuale, con altri libri, dischi, film che quella lettura ha evocato. Tutto questo partendo, tornandoci su e terminando con il libro, che è e resta l’aggancio per evitare l’effetto “brevi cenni sull’universo”, che non importano a nessuno.
In questi articoli non si troverà un mi piace o non mi piace e nemmeno giudizi sommari, ma si cercherà di spiegare perché una certa cosa è piaciuta o meno, entrando anche nel merito delle scelte dell’autore, facendo ipotesi sui perché l’autore ha scelto un certo tema, cercando di ricostruire la genesi del romanzo, l’elaborazione dell’idea.
Per questi motivi una recensione non può essere breve, perché lo scopo è quello di condividere i pensieri che la lettura ha suscitato e contemporaneamente fare il punto, vedere come questi pensieri entrano nella vita.
Per questi motivi lo spoilering è una questione che non si pone. Se per spoilering intendiamo la rivelazione del finale, questa è esclusa, ma se per spoilering si intendono anche rivelazioni su parti della trama, ebbene questo può accadere, se può servire a spiegare quello che l’autore intende – o quello che si è capito di quel passaggio.
Un’ultima avvertenza di metodo riguarda i link. Dove possibile per tutti i rimandi è stata scelta la voce corrispondente di Wikipedia (che ringrazio di esistere), dove non è stato possibile, si è rimandato alla fonte più pertinente. Per il resto, buona lettura